La famiglia francescana, insieme a numerose istituzioni accademiche e culturali, si accingono a celebrare il 750° anniversario della morte del grande maestro francescano (1274-2024). In questo saggio l’autore affronta un argomento che, finora, non è stato trattato in modo approfondito: l’utilizzo del Cantico dei Cantici nelle opere di Bonaventura, a cominciare dalla sua attività come baccelliere biblico a Parigi fino all’epilogo della sua produzione magisteriale (Collationes in Exaëmeron). Il contesto dell’indagine è costituito
dall’esperienza affettiva che, nelle opere del maestro francescano, si presenta come dottrina, come metodo, e come fulcro e approdo della vita spirituale. La lettura allegorico/spirituale del Cantico dei Cantici costituisce una vera e propria miniera per l’edificazione di una cristologia affettiva, progetto teologico e formativo al quale l’autore lavora ormai da quarant’anni.